Prepositions unplugged: at / in

La differenza in inglese tra at e in.

Abbiamo parlato già di preposizioni e continueremo a parlarne essendo un oggetto di studio piuttosto ostico. Questa volta diamo un’occhiata non tanto al problema della non corrispondenza tra l’inglese e l’italiano quanto alla differenza di significato (e quindi di uso) tra diverse coppie di preposizioni comuni. Ricorda sempre che qualsiasi spiegazione dell’uso delle preposizioni in inglese va visto come un orientamento e non come regole ferree: le eccezioni sono sempre in agguato!

at / in

In inglese le preposizioni at e in hanno così tanti impieghi e usi idiomatici che sarebbe una pazzia cercare di affrontare tutto in un unico articolo. Di conseguenza questo articolo si concentra su uno dei loro usi più comune e più importante come preposizioni di stato in luogo. In questo caso la differenza fondamentale tra le due preposizioni è che laddove at serve per indicare il luogo in questione come un singolo punto preciso di riferimento, in serve per individuare il luogo come un’area circoscritta, aperta o chiusa, indicando ciò che ci sta o ciò che accade dentro quell’area (dentro è la parola chiave per l’uso di in). Quando questa differenza è poco rilevante la tendenza è quella di usare at come preposizione standard per stato in luogo. Accade a volte però che entrambi le preposizioni sono possibili e in più la scelta di quale usare può anche essere persino soggettiva. Ma non corriamo prima di saper camminare e, prima di tutto, vediamo alcuni esempi dove la scelta è scontata in quanto solo una delle due preposizioni può funzionare.


  • Bob is waiting at the bus-stop.
  • Bob sta aspettando alla fermata dell’autobus.

Impossibile per Bob essere dentro la fermata dell’autobus.

  • Jane is sleeping in the garden.
  • Jane sta dormendo in giardino.

Il giardino viene visto come un’area circoscritta, in questo caso aperta, e Jane sta dormendo dentro quest’area.

  • There was a dog at the side of the road.
  • C’era un cane al bordo della strada.

Impossibile per il cane essere dentro il bordo della strada.

  • The band practices in my garage.
  • Il gruppo si esercita nel mio garage.

Il garage viene visto come un’area circoscritta, in questo caso chiusa, e il gruppo si esercita dentro quest’area.

Però, se prendiamo spunto da quest’ultimo esempio possiamo anche ipotizzare un esempio dove il garage non viene visto come un’area circoscritta ma come un singolo punto preciso di riferimento:

  • I can’t take you to the airport because my car is at the garage.
  • Non posso accompagnarti all’aeroporto perché la mia macchina è al garage.

In questo caso non ci interessa più il garage come area circoscritta ma come semplice punto di riferimento che spiega dove si trova la macchina e soprattutto perché non possiamo accompagnare l’amico all’aeroporto.


A questo punto possiamo analizzare alcuni esempi della stessa frase dove entrambi le preposizioni sono possibili ma dove la scelta di una o dell’altra da un significato diverso alla frase.

  • Bob is at the office.
  • Bob is in the office.

Entrambe queste frasi vanno bene. Allora perché scegliere una forma o l’altra? Bene, nel primo caso chi parla potrebbe essere ‘lontano’ dall’ufficio di Bob, in un luogo completamente diverso come a casa per esempio, e vuole indicare semplicemente dove si trova Bob (altrove). In questo caso la preposizione at è sufficiente per il suo scopo anche se potremmo sempre scegliere di usare in. Invece, nel secondo caso chi parla potrebbe essere in un luogo di lavoro che comprende tante stanze tra cui un ufficio e vuole dare delle indicazione ben precise: la sua intenzione è quella di dire “tra tutte le stanze qui con i loro vari utilizzi, Bob si trova dentro quello che funziona da ufficio.” La parola chiave è dentro e in questo caso la preposizione at non sarebbe indicata.

  • Jane is at home.
  • Jane is in the house.

Anche qui entrambi le frasi vanno bene e la differenza tra le due è simile all’esempio precedente. Nel primo caso chi parla si trova ‘lontano’ da casa di Jane, in un luogo completamente diverso, e vuole semplicemente indicare dove si trova Jane (altrove). In questo caso però la preposizione in non può essere usata in quanto non si abbina alla parola home. Nel secondo caso potremmo ipotizzare una situazione in cui chi parla si trova, per esempio, nel giardino di Jane e vuole indicare che Jane non si trova lì nel giardino ma dentro la casa. Di nuovo la parola chiave è dentro e anche in questo caso la preposizione at non sarebbe indicata.

  • Tom is at the supermarket.
  • Tom is in the supermarket.

Anche qui, nel primo caso chi parla si trova ‘lontano’ dal supermercato, in un luogo completamente diverso, e vuole indicare dove si trova Tom (altrove). Potrebbe usare la preposizione in ma non avrebbe molto senso in quanto non ha motivo per specificare che Tom è dentro il supermercato: non è lo scopo della sua frase. Nel secondo caso potremmo ipotizzare una situazione in cui chi parla si trova, per esempio, in un centro commerciale che comprende anche un supermercato. In questo caso vuole indicare dentro quale dei vari negozi si trova Tom. Ancora una volta la parola chiave è dentro e anche in questo caso la preposizione at non sarebbe indicata.


Adesso vediamo un esempio leggermente diverso:

  • Anne lives at 23, Carnaby Street.
  • Anne lives in Carnaby Street.

Nel primo caso il luogo viene indicato con il numero civico. Teoricamente potrebbero stare sia at che in: la preposizione at indicerebbe semplicemente la casa come specifico punto di riferimento, mentre in specificherebbe dentro quella casa. In realtà però, quando un’abitazione viene indicata con il numero civico è molto più comune l’uso della preposizione at perché solitamente chi parla vuole solamente indicare la casa e non ha bisogno di precisare dentro quella casa. Il secondo caso invece, è un po’ diverso perché si tratta di una strada che non è un singolo punto preciso di riferimento ma un’area circoscritta. In questo caso Anne abita dentro (all’interno di) quell’area. Qui l’uso di at sarebbe sbagliato.

Quest’ultimo esempio spiega perché quando si tratta di centri abitati di qualsiasi grandezza, dal più piccolo borgo alla più gande città, la preposizione da usare è sempre in perché il centro abitato viene visto come un’area circoscritta e non come un singolo punto preciso di riferimento:

  • Carlo abita nel piccolo borgo di San Rocco.
  • Carlo lives in the little village of San Rocco.
  • C’è un solo negozio a San Rocco.
  • There is only one shop in San Rocco.
  • Conosco un buon ristorante economico a Milano.
  • I know a good cheap restaurant in Milan.

Qui la versione originale in italiano non ci aiuta con la traduzione in inglese in quanto solo la prima frase indica l’idea di dentro con la preposizione articolata nel. Le altre due frasi usano la preposizione a in italiano che potrebbe portarci a tradurle con la preposizione at in inglese, ma sarebbe sbagliato in questo caso.


Your comments are always very welcome.


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Author: Tony

Born and raised in Malaysia between Kuala Lumpur and Singapore. Educated at Wycliffe College in Stonehouse, Gloucestershire, England. Living in the foothills of Mount Etna since 1982 and teaching English at Catania University since 1987.

6 thoughts on “Prepositions unplugged: at / in”

  1. Ciao Prof, riusciresti per cortesia anche a delineare, con un esempio, la differenza tra IN e INSIDE? Grazie in anticipo 🙏

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    1. Non è facile in poche parole ma pensa a “inside” come un “approfondimento di “in” che spesso si può interpretare come “all’interno di”. Spesso viene usato per controporsi a “outside” (all’esterno). “Inside” dà l’idea di un area racchiusa, circoscritta.
      A volte sono intercambiali, ma non sempre.

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  2. Hi Tony, it’s very clear that you write but I have a question for you.
    I don’t understand why the noun “home” don’t want the preposition “in”.
    I say in Italian : Jane è in casa (casa come luogo circoscritto).
    House and home, are they synonymous?

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