Past simple or present perfect: an introduction

Capire, o meglio, cominciare a capire la differenza tra il past simple e il present perfect è fondamentale nel cammino verso il livello intermedio.
Quando si usa l’uno e quando si usa l’altro? La risposta non è facile…

La prima cosa da stabilire è che non sempre si può fare paragone tra l’inglese e l’italiano per sciogliere il nodo del problema. Mentre in italiano il tempo fondamentale per parlare del passato è il passato prossimo e si può fare a meno (effettivamente) del passato remoto, in inglese vengono usati sia il present perfect che il past simple seguendo dei criteri ben precisi. Il risultato di questa differenza fondamentale tra le due lingue in termini pratici è che quando si traduce dall’inglese all’italiano non importa se il verbo originale in inglese è al past simple o al present perfect perché nella versione italiana si mette tutto al passato prossimo. Invece quando si traduce dall’italiano all’inglese bisognerà sapere scegliere tra il present perfect (come in italiano) o il past simple (improponibile in italiano). Ecco dove sta il problema. Quindi quello che dobbiamo esaminare è esattamente come funzionano il past simple e il present perfect in inglese. Preparati, il viaggio sarà arduo!

Cerchiamo di fare una prima importante distinzione:

  • Past Simple: viene usato per attenzionare o parlare di un evento avvenuto in un contesto temporale passato ben precisato. Il contesto temporale è una parte fondamentale della frase e viene espresso esplicitamente oppure è implicito nel significato o nel contesto della frase.
  • Present Perfect: viene usato per attenzionare o parlare di un evento avvenuto in un contesto temporale passato non specificato, ignoto, tenuto vago o di nessuna rilevanza. Il contesto temporale ha poca o nessuna importanza in quanto l’evento passato ci interesse solo come azione e, molto spesso, serve più che altro come punto di riferimento per una questione che invece riguarda prettamente il presente (da qui il nome PRESENT perfect).

 Il contesto temporale quindi è la chiave di distinzione tra i due tempi. A questo punto vediamo da vicino cosa intendiamo quando diciamo, “una questione che riguarda prettamente il presente”.

  • Bob has gone out.
  • Bob è uscito.

Non importa il contesto temporale in cui Bob è uscito ma il fatto che adesso non c’è.

  • I have lost my keys.
  • Ho perso le mie chiavi.

Non importa il contesto temporale in cui ho perse le chiavi ma il fatto che adesso non le trovo.

  • We have bought a new car.
  • Abbiamo comprato una macchina nuova.

Non importa il contesto temporale in cui abbiamo comprato la macchina ma il fatto che adesso l’abbiamo.

  • Bob has broken his leg.
  • Bob si è rotto la gamba.

Non importa il contesto temporale in cui Bob si è rotto la gamba ma il fatto che adesso ha la gamba rotta.

In ognuno di questi esempi l’uso del passato prossimo dirige la nostra attenzione dall’azione passata verso il risultato presente. Questo risvolto al presente è una delle chiavi di lettura di base per l’uso del present perfect in inglese.


Vediamo adesso cosa succede invece quando spostiamo la nostra attenzione verso un contesto temporale ben precisato:

  • Bob went out two minutes ago.
  • Bob è uscito due minuti fa.

È ben precisato il contesto temporale e di conseguenza il verbo è al past simple. La nostra attenzione è ancorata nel passato e slegato dal presente. Sarà così anche per le altre frasi:

  • I lost my keys at Bob’s party yesterday evening.
  • Ho perso le mie chiavi alla festa di Bob ieri sera.
  • We bought a new car last week.
  • Abbiamo comprato una macchina nuova la settimana scorsa.
  • Bob broke his leg on Monday.
  • Bob si è rotto la gamba lunedì.

(A proposito del pericolo di mettere a confronto le due lingue, è da notare che anche se il tempo dei verbi in inglese è cambiato dal present perfect al past simple con l’aggiunta di questi avverbi di tempo, in italiano è rimasto immutato: sempre passato prossimo!)

Se devi tradurre una frase dall’italiano in inglese e non sei sicuro se usare il past simple o il present perfect, prova a chiederti QUANDO è successo l’evento. Se la risposta si articola in un momento nel passato ben precisato allora devi usare il past simple. Se invece la risposta è boh, non so, non mi interesse o è semplicemente molto vago, allora devi usare il present perfect.

  • Si usa il present perfect per stabilire un forte legame col presente.
  • Si usa il past simple per ancorare nel passato e slegare dal presente.

Aggiungiamo adesso un altro fattore importante che allarga notevolmente la sfera di attività del present perfect: il fattore ‘esperienze di vita‘. Sempre con riferimento alla prova di QUANDO, capita a volte che l’unica risposta sensata è ‘a qualche punto della mia vita‘, cioè da quando sono nato fino ad adesso. Anche in questo caso, visto che il momento esatto non si può collocare sulla linea del tempo e non ci interessa particolarmente, il tempo da usare è il present perfect:

  • I have seen this film five times.
  • Ho visto questo film cinque volte.
  • Bob has travelled a lot.
  • Bob ha viaggiato molto.
  • Have you read “Macbeth”?
  • Hai letto “Macbeth”?
  • We haven’t been to Spain.
  • Non siamo stati in Spagna.

In ognuno di questi esempi si parla di eventi fattti o non fatti, uno o più volte, in un arco di tempo non specificato ma che implicitamente si estende dalla nascita fino al momento attuale.


Vediamo adesso cosa succede invece quando spostiamo la nostra attenzione verso un contesto temporale ben precisato:

  • I saw this film five times in the 80’s.
  • Ho visto questo film cinque volte negli anni 80.

È ben precisato il contesto temporale e di conseguenza il verbo è al past simple. La nostra attenzione è ancorata nel passato e slegata dal presente. Sarà così anche per le altre frasi:

  • Bob travelled a lot when he was a student.
  • Bob ha viaggiato molto quando era uno studente.
  • Did you read “Macbeth” when you were at school?
  • Hai letto “Macbeth” quando eri a scuola?
  • We didn‘t go to Spain last year.
  • Non siamo stati nella Spagna l’anno scorso.

Se l’unico riferimento temporale implicito in una frase è quello di nell’arco della vita oppure a qualche punto nella vita, allora devi usare il present perfect.

  • Il present perfect indica un evento che è successo a qualche punto della vita e che potrebbe succedere ancora.
  • Il past simple si focalizza esclusivamente su un evento passato che è avvenuto in un contesto temporale ormai chiuso.

A questo punto possiamo dare un’occhiata agli avverbi di tempo che vanno associati al past simple e quelli che invece si prestano bene al present perfect:

Past simple: yesterday, two days ago, on Friday, last week, at half past ten, in July, in 1982, in the 18th century, when I was young, when I lived in Spain…

Present perfect: just, recently, lately, yet, still, already, always, ever, never, so far, the first time, for, since…

Per quanto riguarda il past simple l’uso di questi avverbi di tempo dovrebbe essere già abbastanza ovvio in quanto vanno messi come sempre alla fine della frase per definire il contesto temporale in cui l’evento è avvenuto. Per quanto riguarda il present perfect invece potrebbe essere utile qualche esempio dell’uso corretto:

  • just ~ appena, molto recentemente
  • recently / lately ~ recentemente, ultimamente
  • yet / still ~ ancora
  • already ~ già
  • always ~ sempre
  • ever / never ~ mai / non mai
  • so far ~ finora
  • the first time ~ la prima volta
  • for / since ~ da / sin da

(Gli avverbi evidenziati sono link per un eventuale approfondimento)

Tutti questi avverbi di tempo funzionano bene col present perfect perché non creano un contesto temporale ben precisato nel passato e hanno un significato molto legato al presente: condizioni perfette per il present perfect.

  • Jane has just come back from America.
  • Jane è appena tornata dall’America.
  • Bob has worked hard recently.
  • Bob ha lavorato sodo recentemente.
  •  They haven’t witten to us lately.
  • Non ci hanno scritto ultimamente.
  • The concert hasn’t finished yet.
  • Il concerto non è finito ancora.
  • She still hasn’t made an appointment.
  • Ancora non ha fissato un appuntamento.
  • We have already had breakfast.
  • Abbiamo già fatto colazione.
  • Have you always worn glasses?
  • Hai sempre portato occhiali?
  • Have you ever eaten fogs’ legs?
  • Avete mai mangiato cosce di rana?
  • Bob has never played tennis.
  • Bob non ha mai giocato a tennis.
  • I have only read the first chapter so far.
  • Ho letto soltanto il primo capitolo finora.
  • It’s the first time Bob has sung in public.
  • È la prima volta che Bob canta (ha cantato) in pubblico.

Per l’uso di for e since dobbiamo fare un’importante premessa. C’è una tipologia di frase in inglese che si chiama la duration form. Si tratta di un’azione che inizia nel passato a prosegue nel presente. In italiano questo tipo di frase viene elaborata con il verbo al presente ma in inglese si fa nuovamente ricorso al present perfect. Questa differenza netta nella scelta del tempo per esprimere lo stesso concetto è causa di continui errori di traduzione. Vediamo qualche esempio:

  • Bob has lived in Rome for 5 years.
  • Bob abita a Roma da 5 anni.
  •  I have known Tom since 1982
  • Conosco Tom dal 1982.
  • Jane has worked here since she left school.
  • Jane lavora qui da quando ha lasciato la scuola.

Sia for che since si traducono con da in italiano ma in inglese una differenza c’è. Si usa for quando si specifica il tempo in termini di durata (five minutes, ten hours, three days, two weeks, eight months, a long time, ages). Invece si usa since quando si specifica il momento in cui l’azione è iniziata (yesterday, ten o’clock, Saturday, last week, September, 1959, the 17th century, I was a child, I left school). Da notare che dove in italiano ci starebbe sin da (anche se non viene usato), in inglese ci vuole since.

N.B. Se la stessa frase viene elaborata con il past simple, indica un’azione conclusa e la preposizione for significa per e non più da.

  • Bob lived in Rome for 5 years.
  • Bob ha abitato a Roma per 5 anni.

Se l’avverbio di tempo indica un tempo vago, incompiuto o che include il presente, allora è normalmente indicato l’uso del present perfect.

Mappa Concettuale


La questione degli avverbi di tempo si complica un po’ quando si tratta di avverbi di tempo non conclusi: today (se è ancora oggi), this morning (se è ancora mattina), this week (se la settimana è ancora in corso) e così via. La logica ci dice che avverbi di tempo di questo genere vanno elaborati con il present perfect e normalmente è così – ma non sempre!

Vediamo un esempio pratico: “Hai visto Tom oggi?”

  • Have you seen Tom today?
  • Did you see Tom today?

Entrambi le risposte sono possibili ma nascono da premesse diverse. Nel primo caso, chi fa la domanda pensa che anche se l’altra persona non abbia visto Tom, potrebbe ancora vederlo a qualche punto nella giornata. Nel secondo caso chi fa la domanda sa che se l’altra persona non ha ancora visto Tom, non lo vedrà più quel giorno. In pratica, questi avverbi di tempo possono essere usati con un senso di tempo aperto o chiuso in base al messaggio che si vuole comunicare.

Vediamo un altro esempio: “È venuto il postino stamattina?”

  • Has the postman come this morning?
  • Did the postman come this morning?

Nel primo caso, chi fa la domanda lascia aperta la possibilità che il postino potrebbe ancora venire se non è venuto già. Nel secondo caso, chi fa la domanda sa che il postino viene sempre entro una certa ora e poiché quell’ora è già passata da un po’, chiude il discorso con il past simple anche se la mattina è ancora in corso.

Forse sembrerà tutto molto cerebrale ma per un inglese la scelta tra questi due tempi è assolutamente istintiva in quanto la regola viene assimilato in maniera indolore da bambino!


Infine, un ultimo esempio che serve, non per complicare la questione ulteriormente, me per cercare di far capire fino in fondo quanto è importante la questione del legame col presente per l’uso del present perfect. Come dobbiamo tradurre la frase, “Ho comprato queste scarpe in Oxford Street.”

In base a quanto già spiegato qui sopra, si direbbe: “I have bought these shoes in Oxford Street.” Sembra ovvio, no? Alla domanda QUANDO non troviamo una risposta ben precisata nel passato e quindi scegliamo il present perfect. Ma in questo caso si sbaglia. Una risposta in realtà c’è ed è, “Quando ero in Oxford Street.” Al posto di un avverbio di tempo ben precisato al passato c’è un avverbio di luogo che però supplisce benissimo l’avverbio di tempo slegando l’azione dal presente e ancorandolo nel passato. Un’altro esempio potrebbe essere, “Ho visto questo film a casa di Bob.” Quando? Quando ero a casa di Bob e quindi, “I saw this film at Bob’s house.”

Un avverbio di luogo può supplire un avverbio di tempo ben precisata al passato, slegando l’azione dal presente e ancorandola nel passato.


A questo punto potrebbe essere utile approfondire con le seguenti schede didattiche:

  1. Present Perfect Simple (indefinite past) ~ “risultato evidente nel presente”
  2. Present Perfect Simple (indefinite past) ~ “esperienze di vita”
  3. Present Perfect Simple (unfinished past) ~ “periodo di tempo non concluso”
  4. Present Perfect Simple (unfinished past) ~ “comincia nel passato e continua nel presente”
  5. For / Since ~ “da, sin da, da quando”

Mettiti alla prova QUI


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Author: Tony

Born and raised in Malaysia between Kuala Lumpur and Singapore. Educated at Wycliffe College in Stonehouse, Gloucestershire, England. Living in the foothills of Mount Etna since 1982 and teaching English at Catania University since 1987.

21 thoughts on “Past simple or present perfect: an introduction”

  1. Sig.Toni io sono una nonna ho cominciato a studiare inglese seguendo i miei nipoti ma sempre.come autodidatta, mi piace molto, leggo tantissimi libri anche classici ho pero’ difficolta nell’ascolto.Ho tantissimi appunti per cio’ che riguarda la grammatica ,ora che ho scoperto il suo sito penso che li cestinero’ tutti perche’ le sue spiegazioni sono incredibili.Grazie per la sua disonibilita’ eleganza e gentilezza

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    1. Ciao Maurizia, mi fa sempre tanto piacere ricevere messaggi come il tuo che confermano così calorosamente l’utilità del progetto Ingliando. È stata, ed è tuttora, una bella sfida per me, sia dal punto di vista didattica che tecnologica e sono davvero contento di vedere che nel mio piccolo ci sto riuscendo! Grazie e buon proseguimento!

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  2. Buongiorno,
    ottimo sito, sono davvero entusiasta!
    Avrei una domanda su come si possa tradurre questo periodo.
    “Ho giocato a calcio per tre anni e poi sono passato alla pallacanestro”.
    Mi domandavo se la prima parte del periodo sia qualcosa che rimane ancorato al passato, e quindi vada tradotto con il past simple. Oppure, diversamente, vada comunque tradotto con il present perfect perché comunque sta avendo ripercussioni nel presente, anche attraverso la scelta di passare ad un altro sport.

    Grazie molte

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    1. Ciao Norma, in questo caso la frase è tutta al past simple in quanto “racconta” fatti passati. Nel caso del primo verbo, come hai intuito, è un’attività ancorata al passato in quanto non gioca più. Il secondo verbo è anche al past simple perché fa riferimento al momento in cui ha iniziato a giocare a pallacanestro. L’azione di “iniziare a giocare” è ugualmente ancorata al passato anche se continua a giocare nel presente.
      Se leggi la frase nella sua completezza, vedrai che ha l’aria di qualcuno che sta “raccontando” un po’ la sua storia sportiva.
      Se la frase fosse: ” Ho giocato a calcio per tre anni ma poi ho smesso. Da allora gioco a pallacanestra”, allora avremmo un past simple per la prima parte e un present perfect (continuous) per la seconda parte.
      Spero di essere stato chiaro.
      Comunque è forse l’area più problematica in assoluto questa!

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      1. Grazie molte per la risposta molto esaustiva e ben articolta. Effettivamente, l’argomento è “ostico”.
        Grazie ancora 🙂

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  3. salve,
    ho un dubbio su che tempo usare per la frase ” ho di nuovo perso i miei occhiali” . Essendoci again, influenza il fatto che il quando non è specificato ma è un azione ricorrente?

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    1. Quello che è importante in questo caso e che la persona che parla si trova ATTUALMENTE senza occhiali: questo significa che tra l’azione di perdere è il presente c’è un forte legame, In effetti non ci interessa tanti il fatto di aver PERSO gli occhiali quanto il fatto di non avere gli occhiali ADESSO. Questo è un caso ‘classico’ per il present perfect: “I’ve lost my glasses again.”

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  4. CIAO Tony! Utilissimime le tue lezioni anche per gli insegnanti! Mi sono trovato nel dubbio a correggere la seguente frase in un esercizio di cui non trovo più la soluzione!

    Leonardo da V. painted/has painted Mona Lisa.

    Quale la migliore?

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    1. Hello and welcome to Ingliando.
      L’esempio che hai dato non crea problemi se applichi il concetto del “tempo aperto” o “tempo chiuso”. Per Leonardo il tempo è “chiuso” in quanto morto e incapace di offrire nuove opere al mondo: quindi “past simple”. Ormai di lui si può solo “raccontare”.
      “Leonardo painted Mona Lisa.”

      Se clicchi sul link alla fine dell’articolo, troverai un esercizio che esamina proprio questo tipo di problematica.

      Buon lavoro!

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  5. Perfect explanation of an intricate grammar subject for Italians, and certainly for me 🙂
    Thanks a lot !

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    1. Grazie per il tuo commento, Mirella. L’argomento è uno dei miei cavalli di battaglia in aula ed era già da un po’ di tempo che mi ero promesso di provare ad elaborare la mia lezione in forma scritta. Hai fatto anche l’esercizio?

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      1. Ciao!! È tanto tempo che cerco la risposta a questa domanda e magari tu potresti aiutarmi, vorrei sapere perché “hai perso” in inglese si dice” you lost” dato che non sappiamo quando è accaduta l’azione (l’ho visto scritto su un gioco online) questo è solo un esempio però ho notato che succede spesso che in una frase nella quale non si specifica quando e dove si usa il past simple al posto del present perfect

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        1. Ciao Laris, che domanda difficile che mi hai fatto! Questo problema della scelta tra past simple e present perfect è uno dei più difficile in assoluto! Comunuqe, proverò a darti qualche dritta. Anzitutto, pur essendo spessissimo molto utile la questione di “quando è successa l’azione”, non sempre aiuta. In realtà quel che importa è se, per la persona che parla, l’azione è in qualche modo ancora legata al presente o se si è “chiusa” già come un evento passato che si può racocntare ma che non ha più nessuna rilevanza nel presente. Ti dò un esempio mio: “I paid €300 for this bicycle.” Ho scelto il past simple perché anche se non dico quando l’ho pagato e non mi interesse parlare di quando l’ho pagato, il fatto è che l’ho pagato a qualche momento ben preciso nel passato e quel momento non ha più nessuna rilevanza nel presente. In questo caso è proprio il significato del verbo usato in quel contesto che detta un po’ la scelta. Sempre con il verbo “pay” possiamo fare un’altro esempio, “Have you paid?” Qui ci sta il present perfect se siamo ancora sul posto dove si dovrebbe pagare. Se invece siamo già tornati a casa, allore subentra il past simple perché il momento dell’eventuale pagamento è ormai staccato dal presente.

          Una buona prova da applicare INSIEME a quella di chiedersi QUANDO e quella di vedere se in qualche modo la nostra frase contiene l’idea di FINORA/ADESSO o di ALLORA. Questa prova non è infallibile ma a volte aiuta a capire. Nel caso dell’ultimo esempio, finchè siamo ancora sul posto dove si dorvebbe pagare, abbiamo l’idea di “finora/adesso” (non hai pagato finora, hai pagato adesso), ma nel momento che torniamo a casa e fai la stessa domanda, il senso è già diventato quello di “allora”, cioè “hai pagato quando eravamo lì”.

          Non è esauriente la mia risposta ma spero che aiuta un po’. Hai già fatto l’esercizio abbinato all’articolo? Ho messo il link alla fine dell’articolo…

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