Introduction

Una Breve Introduzione alla Pronuncia Inglese

L’inglese non è una lingua ‘fonetica’. Questo significa che, a differenza dell’italiano, non esiste una correlazione diretta tra l’ortografia e la pronuncia. In altre parole, vedendo una parola scritta non si può sapere con certezza come pronunciarla, così come sentendo una parola detta non si può sapere con certezza come scriverla. Di conseguenza l’ortografia e la pronuncia inglese vanno imparate parola per parola! Il percorso, ovviamente, è lungo, ma con un orecchio attento, un buon vocabolario e una giusta dose di pazienza e determinazione può essere meno difficile di quanto non sembri a prima vista.

Per facilitare l’apprendimento della pronuncia inglese è utilissima una conoscenza, seppur limitata, dell’Alfabeto Fonetico Internazionale il quale ci fornisce di una serie di simboli che rappresentano in forma scritta tutti i suoni che ci servono. La conoscenza di questi simboli e i suoni che rappresentano ci aiuterà a pronunciare qualsiasi parola inglese con una buona probabilità di non sbagliare e in ogni caso di essere facilmente compresi.

Prima di passare, comunque, al lavoro pratico di questa sezione, leggiamo quello che ha scritto Peter MacCarthy, ex Direttore del Dipartimento di Fonetica dell’Università di Leeds, sull’argomento: perché pronunciare bene:

“Consideriamo la questione della pronuncia dal punto di vista dell’effetto che fa su chi ci ascolta quando parliamo la sua lingua pronunciandola in un modo piuttosto che in un altro. Per ogni individuo questa è in parte una questione estetica e in parte una questione sociale. E’ indubbio che chi ci ascolta ha delle opinioni su come la sua lingua dovrebbe essere parlata e su come gli piace sentirla parlata – in particolare dagli stranieri. Sebbene alcune di queste opinioni potrebbero essere considerate ingenue, irrazionali oppure sconsiderate, sarebbe comunque sbagliato se lo studente le trascurasse del tutto: atteggiamenti subconsci e sfavorevoli verso l’interlocutore straniero sono a volte dovuti a nient’altro che al suo ‘modo di parlare’. Questi atteggiamenti possono manifestarsi in un’impazienza nei confronti di un’esitazione o di una lentezza eccessiva; un’antipatia (per qualunque motivo) nei confronti di una particolare pronuncia sbagliata che comincia a dare fastidio quando si ripete continuamente; una sensazione di mancanza di simpatia, di intimità, di maggiore partecipazione, a causa di una persistente impressione di stranezza; o semplicemente una vaga sensazione che l’interlocutore avrebbe potuto curare di più, se avesse voluto, la propria pronuncia: sensazione che può anche suggerire una mancanza di rispetto verso la lingua in questione e di conseguenza, in un certo senso, anche verso la persona.

“Chiaramente, al livello dell’incontro casuale con degli sconosciuti in un negozio o in strada, una persona può interessarsi poco dell’impressione che fa e, di fatto, non importa più di tanto, a parte le considerazioni di una comune cortesia. E’ piuttosto in quelle situazioni dove i rapporti interpersonali possono svilupparsi, dove si possono scambiare delle opinioni e apprezzare delle opinioni altrui, che il modo di parlare può fare una differenza. Gli effetti positivi di una buona pronuncia possono manifestarsi nell’assenza di distrazione dall’argomento in discussione portando ad una comunicazione più proficua e più soddisfacente; nella sensazione piacevole che, dopo tutto, non è così grande la divisione tra le persone di diverse provenienze linguistiche di come si pensava e si può avere persino qualche intuizione che solo con una certa cura e impegno si è potuto raggiungere un tale livello in un’altra lingua, la quale – essendo la madrelingua di chi ascolta – non può che gratificare. In ogni caso è probabile che il risultato sia una maggiore piuttosto che una minore cordialità in generale, il che significa infine un miglioramento, per quanto piccolo sia, nei rapporti interpersonali.”

Negli argomenti a seguire vedremo i simboli dell’Alfabeto Fonetico Internazionale che rappresentano tutti i suoni delle vocali e delle consonanti inglesi. Ogni simbolo e seguito da una parola chiave che serve come punto di riferimento e una piccola serie di comuni parole inglesi che fa vedere le tipiche combinazioni ortografiche che vengono utilizzate in inglese per rappresentare in forma scritta il suono in questione. Il tutto è corredato da traccie audio in modo che lo studente possa ascoltare e ripetere il suono e le parole che lo seguono e familiarizzarsi con i suoni uno per uno. Il segno ˈ indica la posizione dell’accento principale in quelle parole che contengono più di una sillaba.

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