Cerca di individuare il gioco di parole
che dà un secondo senso alla vignetta.

Puoi trovare altri giochi di parole
divertenti e didattici
Anche su Facebook si sono resi conto che potersi esprimere solo con un like è alquanto limitante a volte; l’anima umana è ricca di sentimenti e non gradisce essere limitata da un linguaggio povero di sfumature e di forza vitale. Allora vediamo alcune delle espressioni più comuni che permettono di esprimere le proprie preferenze in modo più preciso e sicuramente più sentito.
Ricorda che generalmente tutte queste espressioni vengono seguite da nomi o pronomi oppure, nel caso di un verbo, dal gerundio e che spesso possono essere amplificate oppure attenuate da alcuni tipici avverbi di modo (absolutely, really, quite ecc). Dove questo è possibile ho fornito un esempio.
N.B. Attenzione alla posizione di really: mettilo davanti all’ausiliare, con accento, per accentuare; mettilo tra l’ausiliare e il verbo, senza accento, per attenuare.
N.B. Esiste anche to dislike ma raramente viene usato nella lingua parlata.
N.B. Attenzione alla posizione di really: mettilo davanti all’ausiliare, con accento, per accentuare; mettilo tra l’ausiliare e il verbo, senza accento, per attenuare.
N.B.1 To love, to like e to hate possono essere seguiti anche dall’infinito ma il significato cambia leggermente. Con il gerundio si ha più l’idea di qualcosa che piace (o che non piace) e che si pratica in modo più o meno abituale. Con l’infinito, invece si ha più l’idea di qualcosa che si pratica in modo abbastanza saltuario o anche in una sola occasione.
N.B.2 Quando si usano questi verb al condizionale (would love, would hate ecc.) vengono seguiti dall’infinito e non più dal gerundio!
CONTRIBUTI VOLONTARI
Adesso puoi sostenere Ingliando con una libera donazione.
€5.00
Okay, confesso che il titolo potrebbe essere leggermente fuorviante in quanto questo articolo non punta l’occhio sul verbo to like ma sulla preposizione like, però quel as che si trova all’inzio della nota opera di William Shakespeare è perfettamente in tema e non ho potuto resistere. Esaminiamo, dunque, queste due paroline tanto utili quanto confondibili tra di loro.
Partiamo dal fatto che sia as che like possono essere usati in inglese con il significato di come ed è chiaramente qui dove può nascere qualche perplessità. Probabilmente anche il semplice fatto grammaticale che as è una congiunzione e like è una preposizione non torna molto utile nel momento in cui si deve tirare fuori dal cilindro linguistico una frase corretta. Persino gli inglesi fanno confusione e sbagliano spessissimo! Qualcuno di questi sbagli è entrato addirittura nella lingua parlata comune anche se non sarebbe consigliato in un testo scritto formale. Allora, come si fa a creare un rapido mezzo di distinzione? In effetti un modo sbrigativo, anche se non onnicomprensivo, c’è ed è anche abbastanza facile:
Tra le due, like è sicuramente quella più gettonata nella lingua comune (anche in frasi dove tecnicamente non ci sta), mentre l’uso di as viene visto spesso come un modo di esprimersi un po’ troppo retorico.
Ma passiamo subito agli esempi illustrativi a partire dagli usi più classici della preposizione like:
N.B. Anche quando il sostantivo che segue like viene definito con una proposizione secondaria relativa che contiene un verbo, la “regola” tiene:
Adesso diamo un’occhiata ad alcuni esempi tipici dell’uso della congiunzione as:
Adesso vediamo alcune combinazioni di verbo + come dove l’uso sbagliato di like è entrato ormai nella lingua comune. Tipicamente questo avviene con to look like, to sound like, to seem like, to feel like. Vediamo come funziona:
Tecnicamente la seconda frase è scorretta anche se, ripeto, è di uso oramai comune nella lingua parlata. La versione corretta dovrebbe fare uso di uno dei due sinonimi as if oppure as though (come se):
Vediamo qualche altro esempio:
Anche qui la seconda frase è tecnicamente scorretta e andrebbe usato uno dei due sinonimi as if oppure as though:
E ancora:
Di nuovo la seconda frase è tecnicamente scorretta e andrebbe usato uno dei due sinonimi as if oppure as though:
Ultimo:
Anche in questo caso la seconda frase è tecnicamente scorretta e andrebbe usato uno dei due sinonimi as if oppure as though:
ATTENZIONE anche all’espressione idiomatica: to feel like + gerundio:
L’ultimo accorgimento importante in questo campo è il modo migliore di rendere in inglese l’idea di come per esempio prima di un elenco di esempi. Questo è sempre meglio non con like ma con such as:
Now try this exercise!
Capita, prima o poi, di volere o di dovere chiedere una descrizione di qualcuno o di qualcosa: com’è la tua nuova casa? com’è il direttore? com’era il film? com’era la tua infanzia? come sarà il futuro? Normalmente in inglese si traduce il pronome interrogativo come con how, ma nel caso di una domanda che richiede una descrizione, come quelle appena elencate, il pronome interrogativo how non è sempre la scelta migliore, anzi, spesso non lo è affatto.
Il problema nasce dal fatto che per chiedere una descrizione, il pronome interrogativo how viene abbinato al verbo to be e questa combinazione è già strausata in inglese, soprattutto nel tempo presente, per quelle domande che riguardano la salute: how are you? how’s your mother? how are your children? Di conseguenza, se faccio la domanda, “How is your new house?” la consuetudine fa interpretare la domanda, “Come sta la tua nuova casa?” Ovviamente la logica subentra quasi subito e raddrizza l’interpretazione, ma si è già giocata l’immediatezza del dialogo e questo non è mai una cosa buona. Allora come si può evitare questa inconvenienza, questo effimero equivoco? Semplicemente utilizzando un’altra formula, la formula:
► WHAT + TO BE + SOGGETTO + LIKE?
(in questo caso like non è il verbo piacere ma la preposizione come)
Con questa formula possiamo chiedere una descrizione di qualsiasi genere e in qualsiasi tempo. Vediamo subito alcuni esempi partendo proprio dalle domande elencate all’inizio dell’articolo: