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Love, like, hate

Love, like, hate: expressing feelings

Anche su Facebook si sono resi conto che potersi esprimere solo con un like è alquanto limitante a volte; l’anima umana è ricca di sentimenti e non gradisce essere limitata da un linguaggio povero di sfumature e di forza vitale. Allora vediamo alcune delle espressioni più comuni che permettono di esprimere le proprie preferenze in modo più preciso e sicuramente più sentito.

Ricorda che generalmente tutte queste espressioni vengono seguite da nomi o pronomi oppure, nel caso di un verbo, dal gerundio e che spesso possono essere amplificate oppure attenuate da alcuni tipici avverbi di modo (absolutely, really, quite ecc). Dove questo è possibile ho fornito un esempio.

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As you like it

La congiunzione AS e la preposizione LIKE

Okay, confesso che il titolo potrebbe essere leggermente fuorviante in quanto questo articolo non punta l’occhio sul verbo to like ma sulla preposizione like, però quel as che si trova all’inzio della nota opera di William Shakespeare è perfettamente in tema e non ho potuto resistere. Esaminiamo, dunque, queste due paroline tanto utili quanto confondibili tra di loro.

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What’s Venus like?

Com’è Venere?

Capita, prima o poi, di volere o di dovere chiedere una descrizione di qualcuno o di qualcosa: com’è la tua nuova casa? com’è il direttore? com’era il film? com’era la tua infanzia? come sarà il futuro? Normalmente in inglese si traduce il pronome interrogativo come con how, ma nel caso di una domanda che richiede una descrizione, come quelle appena elencate, il pronome interrogativo how non è sempre la scelta migliore, anzi, spesso non lo è affatto.

Il problema nasce dal fatto che per chiedere una descrizione, il pronome interrogativo how viene abbinato al verbo to be e questa combinazione è già strausata in inglese, soprattutto nel tempo presente, per quelle domande che riguardano la salute: how are you? how’s your mother? how are your children? Di conseguenza, se faccio la domanda, “How is your new house?” la consuetudine fa interpretare la domanda, “Come sta la tua nuova casa?” Ovviamente la logica subentra quasi subito e raddrizza l’interpretazione, ma si è già giocata l’immediatezza del dialogo e questo non è mai una cosa buona. Allora come si può evitare questa inconvenienza, questo effimero equivoco? Semplicemente utilizzando un’altra formula, la formula:

WHAT + TO BE + SOGGETTO + LIKE?
(in questo caso like non è il verbo piacere ma la preposizione come)

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