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L’espressione to a T significa alla perfezione, alla lettera e anche se nessuno sa cos’è esattamente la T in questione*, tutti sono felici ad usare l’espressione nelle sue varie forme. Vediamo allora quali sono le forme più comuni:
Cosa intendiamo quando diciamo, “Don’t get me wrong.” In effetti, si tratta dell’uso di get nel senso di capire e l’uso di wrong come avverbio con il senso di in modo sbagliato. Messi insieme abbiamo un’espressione che significa qualcosa come, “Non mi fraintendere.” Anche se la forma più gettonata è proprio “Don’t get me wrong“, l’espressione può essere formulata anche in altri modi, sempre con l’idea di capire male o di non capire affatto:
Continua a leggere…Un detto inglese, scherzoso e di uso comune, che invita a non preoccuparsi, confondersi, per questioni di poco conto. L’imperativo negativo è forse la forma più usata, ma chiaramente il verbo base get si può coniugare in qualsiasi tempo verbale. Vediamo alcuni esempi tipici dell’uso più comune di questa espressione:
Si tratta di un’espressione idiomatica non di uso quotidiano ma sicuramente molto comoda quando l’occasione la richiama. Le origine dell’espressione risalgono alla fine del 18° secolo e vengono attribuiti o a Benjamin Franklin oppure – e forse anche più probabile – ad un certo Charles Miner. Poco importa. L’espressione viene usata generalmente in uno dei seguenti due casi:
Capita prima o poi anche in una seconda lingua di voler esprimere una forte sorpresa o incredulità utilizzando qualche espressione efficace ma che non desta scalpore tra i puritani della lingua. Bene, in questo caso un modo utile, e facile da ricordare, è quello di chiamare in causa il nostro caro pianeta EARTH. Un equivalente approssimativo sarebbero i cavoli italiani! Occhio però, la formula in inglese è sempre interrogativa:
Continua a leggere…“And we ask one question that they dare not firmly answer, whether they are not now making a tolerable attempt to pull the wool over the eyes of the people.”
Milwaukee Daily Sentinel And Gazette, October 1839
L’espressione è to pull the wool over somebody’s eyes e la credenza popolare vuole che nasca tra il ‘600 e il ‘700, il periodo in cui era molto alla moda portare la parrucca di lana (lana = wool), sia per le donne che per gli uomini. L’espressione, di origine americano, significa ingannare, raggirare, imbrogliare, e si ipotizza lo spostamento della parrucca della vittima da parte del malintenzionato in modo da coprirgli gli occhi mentre viene derubato dal complice. C’è qualche dubbio riguardo a questa teoria visto che il primo esempio scritto dell’espressione è del 1839 (vedi sopra) quando la parrucca non andava più tanto di moda, ma altre spiegazioni plausibili non si trovano.
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