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Lavorando sull’uso del present perfect e del present perfect continuous con i miei studenti in aula all’università, ho avuto l’idea di tirare fuori dalle 2000 frasi di traduzione a livello intermedio attualmente nella palestra di Ingliando, tutte le frasi che fanno uso di questi due ostici tempi e di metterle insieme in un’esercitazione a sé stante. In questo modo, chi li sta studiando o chi ha ancora delle difficoltà nell’utilizzarli, può fare un’esercitazione intensiva di ripetizione senza essere distratto da frasi di altro genere. Questo dovrebbe aiutare lo studente non solo ad imparare a formulare le frasi in modo corretto, ma anche a prendere maggiore consapevolezza delle circostanze tipiche che richiedono l’uso di questi due tempi.
Il lavoro non è stato facile ed è ancora un ‘work in progress‘, ma le prime quattro schede sono pronte all’uso, corredate come sempre da una traccia audio di tipo ascolta e ripeti. Se si dimostreranno utili, continuerò il lavoro con il futuro, il condizionale, e con altre costruzioni meritevoli di maggiore attenzione.
Un clic sull’immagine qui sotto porta direttamente alla pagina di partenza per chi è interessato.
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Metti i verbi che trovi tra parentesi al present perfect stando attento alle forme negative, interrogative e interrogative negative! Le soluzioni sono in fondo alla pagina.
Metti i verbi che trovi tra parentesi nel tempo giusto. Entrambe le risposte sono possibili MA in una una delle due il verbo va coniugato con il past simple e nell’altra con il present perfect. A te la scelta! Le soluzioni sono in fondo alla pagina.
Metti i verbi che trovi tra parentesi nel tempo giusto scegliendo tra il present perfect e il past simple. In alcuni casi (sono veramente pochissimi) la scelta del tempo potrebbe dipendere dall’interpretazione che si da alle intenzioni comunicative di chi parla! Le soluzioni sono in fondo alla pagina.
* Possibile seconda formulazione: “…but I haven’t seen the garden.” Solo nel caso in cui chi parla nutre ancora delle speranze di poter vedere il giardino qualche giorno.
* Possibile seconda formulazione: “…I’ve started again.” Solo nel caso in cui chi parla ha appena ricominciato a fumare.
** Possibile seconda formulazione: “…says we didn’t pay our last gas bill.” Solo nel caso in cui chi parla si riferisce più alla data di scadenza dell’ultima bolletta e non tanto al fatto che dovrà comunque pagarla.
*** Possibile seconda formulazione: “…I’m afraid I’ve spent it on other things.” Solo nel caso in cui chi parla vuole mettere l’enfasi sul fatto che i soldi non ci sono più piuttosto che sulle spese fatte.
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Capire, o meglio, cominciare a capire la differenza tra il past simple e il present perfect è fondamentale nel cammino verso il livello intermedio.
Quando si usa l’uno e quando si usa l’altro? La risposta non è facile…
La prima cosa da stabilire è che non sempre si può fare paragone tra l’inglese e l’italiano per sciogliere il nodo del problema. Mentre in italiano il tempo fondamentale per parlare del passato è il passato prossimo e si può fare a meno (effettivamente) del passato remoto, in inglese vengono usati sia il present perfect che il past simple seguendo dei criteri ben precisi. Il risultato di questa differenza fondamentale tra le due lingue in termini pratici è che quando si traduce dall’inglese all’italiano non importa se il verbo originale in inglese è al past simple o al present perfect perché nella versione italiana si mette tutto al passato prossimo. Invece quando si traduce dall’italiano all’inglese bisognerà sapere scegliere tra il present perfect (come in italiano) o il past simple (improponibile in italiano). Ecco dove sta il problema. Quindi quello che dobbiamo esaminare è esattamente come funzionano il past simple e il present perfect in inglese. Preparati, il viaggio sarà arduo!
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