The ING form

Present participle vs. gerund

Senza complicarci troppo la vita, potrebbe essere utile dare un’occhiata da vicino alla “ing form” per capire meglio i suoi comportamenti più consueti e saperlo gestire al meglio. Uno dei primi motivi per la difficoltà in questo campo è il fatto che questo “ing” fa il doppio gioco in inglese. Da un canto funge da verbo come participio presente e dall’altro funge da sostantivo o aggettivo sotto forma di gerundio. Non bisogna confondere questi due ruoli molto diversi tra di loro.


PRESENT PARTICIPLE


La ‘ing form’ del verbo, detto participio presente, è la forma che prende il verbo principale in tutti e sei i tempi ‘progressivi’ (continuous) in inglese. Quindi questa ‘ing form’ è da considerarsi una parte integra della coniugazione del verbo stesso. Vediamo allora come sono queste sei possibilità in forma tabellare:

TempoSoggettoAusiliareParticipio PresenteComplemento
PRESENT
CONTINUOUS
Bobiseatingpeanuts.
PAST
CONTINUOUS
Claire wasdrivingthe car.
PRESENT
PERFECT
CONTINUOUS
Tomhas beenworkingin the garden.
PAST
PERFECT
CONTINUOUS
Lucyhad beenlisteningto the news.
FUTURE
CONTINUOUS
Neilwill beteachingthe small kids.
FUTURE
PERFECT
CONTINUOUS
Janewill have beenflyingfor 10 hours
Come si vede dagli esempi, si tratta di vere e proprie azioni in corso in vari contesti temporali.

GERUND


Nel caso del gerundio, che si forma sempre aggiungendo ‘…ing’ alla forma base del verbo, si tratta di una vera e propria trasformazione del verbo originale in un sostantivo o in un aggettivo. Naturalmente il gerundio così formato perde le sue qualità di verbo e assume quelle idonee al suo nuovo ruolo.


Il gerundio come soggetto
Come sostantivo, il gerundio inglese funge benissimo come soggetto di un verbo. Laddove la lingua italiana usa l’infinito quando vuole dare ad un verbo il ruolo di sostantivo come nella frase “fumare fa male” per esempio, l’inglese fa ricorso al gerundio: “smoking is bad for you.”

  • Drinking too much coffee keeps me awake at night.
  • Bere troppo caffè mi tiene sveglio la notte.
  • Driving at night is not my favourite pastime.
  • Guidare di notte non è il mio passatempo preferito.
  • Listening to jazz music helps me to relax.
  • Ascoltare la musica jazz mi aiuta a rilassarmi.

Il gerundio come complemento
Così come il gerundio può fungere come soggetto di un verbo, funge anche benissimo come complemento di un verbo. Qui, però, subentra il problema dei verbi che vengono seguiti dal gerundio e i verbi che vengono seguiti dall’infinito. Oltre a memorizzare lunghi elenchi di verbi (poco consigliato) l’unico modo di affrontare questo problema è una graduale assimilazione nel tempo. In ogni caso vediamo degli esempi pratici per capire di cosa si tratta.

  • You should avoid drinking the tap water.
  • Dovresti evitare di bere l’aqua del rubinetto.
  • Tom hates working in the city.
  • Tom odia lavorare nella città.
  • They denied knowing anything about the robbery.
  • Negarono di sapere qualcosa della rapina.

Il gerundio dopo preposizioni
Una delle poche regole in inglese che non permette eccezioni è quella dell’uso del gerundio dopo una preposizione. Infatti, la regola vuole che dopo una preposizione ci può stare un nome, un pronome o un gerundio – niente infiniti! Questo rende il nostro lavoro in questo caso molto più semplice.

  • We tried to stop him from jumping.
  • Abbiamo provato ad impedirgli di saltare.
  • This gadget is useful for keeping mosquitoes away.
  • Questo aggeggio è utile per tenere lontane le zanzare.
  • You can save a bit of time by boiling it first.
  • Puoi risparmiare un po’ di tempo facendolo bollire prima.

N.B. Attenzione quando si tratta della preposizione to che si confonde facilmente con la particella to che fa parte dell’infinito completo. Per capire se serve il gerundio o l’infinito, basta vedere se dopo il to al posto di un verbo ci può stare anche un nome o un pronome. Se la risposta è si, serve il gerundio e non l’infinito.

  • I’m looking forward to lunch. (nome)
  • I’m looking forward to it. (pronome)
  • I’m looking forward to eating. ✅
  • I’m looking forward to eat. ❎
  • She’s used to silence. (nome)
  • She’s used to them. (pronome)
  • She’s used to giving orders. ✅
  • She’s used to give orders. ❎

Il gerundio come aggettivo
Sono numerosi gli aggettivi in inglese che nascono da verbi sotto forma di gerundio. Il loro comportamento è come quello di un aggettivo qualsiasi.

  • It’s a rather confusing map, if you ask me.
  • È una mappa poco chiara, secondo me.
  • Tom’s got some very annoying habits.
  • Tom ha delle abitudini molto irritanti.
  • We had a really relaxing day yesterday.
  • Abbiamo trascorso una giornata molto rilassante ieri.

Il gerundio come nome composto
In realtà si tratta sempre del gerundio come aggettivo solo che spesso, col tempo, il gerundio finisce per essere parte integrante di un nuovo vocabolo sotto forma di nome composto.

  • You’ll need a strong pair of climbing boots.
  • Avrai bisogno di un paio di scarponi da montagna robusti.
  • New York is a melting pot of different cultures.
  • New York è un crogiolo di varie culture.
  • The hotel has got an amazing swimming pool.
  • L’albergo ha una piscina pazzesca.

Scarica la mappa concettuale
QUI


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Common phrasal verbs with “get” – new mind map

GET

Questa è la prima di quella che sarà una piccola serie di mappe concettuali che raggrupperanno alcuni dei più usati phrasal verbs che si formano da verbi comuni. Inizio con il verbo GET (già presentato QUI per quanto riguarda l’uso base), un verbo molto usato che tende a creare parecchie difficoltà per lo studente. Per fare rientrare tutto su un foglio normale ad una grandezza leggibile, ho scelto solamente i phrasal verbs che ritengo più utili. Ovviamente è una scelta limitata, ma spero comunque utile.

Il link diretto alla mappa concettuale in questione si trova QUI.
Il link alla pagina con tutte le mie mappe concettuali si trova QUI.


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“Basic Verb Guide” – new mind map

Past, Present, Future

I tempi dei verbi in inglese saranno abbastanza semplici nella loro formazione ma non si può dire lo stesso per quanto riguardo l’uso. Il fatto che per ogni tempo – past, present, future – ci sono diverse possibilità, ognuna con i suoi criteri d’utilizzo, rende la scelta della forma più idonea alquanto difficile, soprattutto nelle prime fasi di apprendimento.

Non è certamente un problema che si può risolvere con una singola mappa concettuale, questo è ovvio. Ma l’idea è quella di suggerire, nel modo più sintetico possibile, un percorso mentale che possa condurre più facilmente alla scelta della forma più idonea nella maggior parte delle situazioni di tipica quotidianità.

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How do you do? – new mind map

HOW
(come / quanto)

Di tutte le parole che si possono usare all’inizio di una domanda per chiedere informazione in inglese – who, what, when, where, why – ce n’è una sola che non comincia con la fatidica wh- : si tratta di how.

How svolge due funzioni importanti in inglese: una che riguarda modalità e l’altra che riguarda quantità. Quella che riguarda modalità è la forma base, quella più semplice, che si traduce come in italiano (attenzione però, è quella che viene dimenticata più spesso di tutte!) Per formare invece quella che riguarda quantità, bisogna accorpare a how un aggettivo o un avverbio che gli dia il suo significato specifico. Le più conosciute di queste combinazioni sono how much e how many, ma ce ne sono altri ugualmente importanti:

  • How much = quanto (sostantivi non numerabili)
  • How many = quanto (sostantivi numerabili)
  • How often = quanto spesso (con quale frequenza)
  • How far = quanto dista
  • How long = (da) quanto tempo

Oltre a queste formule fatte, how può abbinarsi con qualsiasi aggettivo o avverbio per creare una domanda di quantità relativa al significato dell’aggettivo o dell’avverbio in questione. L’esempio meglio conosciuto di questo è how old (quanto veccchio). Per approfondire l’argomento di queste combinazioni clicca QUI.

Il nuovo mind map di Ingliando serve come promemoria di questi vari usi di how in inglese.

N.B. La domanda nel titolo dell’articolo, “how do you do?” è una domanda idiomatica che si usa in situazioni formali quando si conosce qualcuno per la prima volta (soprattutto quando ci si stringe la mano). È una domanda retorica in inglese ed quivale a dire “Piacere” in italiano!

Il link diretto alla mappa concettuale in questione si trova QUI.
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When to use the definite article: new mind map

THE

L’articolo determinativo, pur essendocene uno solo in inglese, crea non pochi problemi, sia per la pronuncia ma ancora di più perché si resta spesso col dubbio se usarlo o meno. Anche se in linea di massima l’articolo determinativo fa lo stesso lavoro sia in inglese che in italiano, sono sempre tante le occasioni in cui le due lingue non vanno d’accordo!

La mappa concettuale linkata qui sotto mette in evidenza, in modo estremamente sintetico, tutti i casi principali in cui l’articolo determinativo è necessario in inglese.

Uscirà a presto una seconda mappa concettuale che metterà in evidenza, sempre in modo molto sintetico, tutti i casi principali in cui l’articolo determinativo viene omesso in inglese.

Il link diretto alla mappa concettuale in questione si trova QUI.
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Prepositions of time: new mind map

IN – AT – ON

Le preposizioni, si sa, non sono molto amate da chi studia una seconda lingua. Sono anticonformiste, un po’ sleali e si divertono a sfidare le regole. Ciò nonostante, si possono mettere in riga, in parte, stabilendo delle linee guida che aiutano a sbagliare un po’ di meno.

Per le tre preposizoni di tempo principali – INATON – ho creato una mappa concettuale che potrebbe aiutare gli studenti elementary e pre-intermediate a ricordarne gli usi principali.

Il link alla pagina con tutte le mie mappe concettuali si trova QUI.


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New Mind Map at Ingliando

PRESENT SIMPLE
avverbi di tempo e di frequenza

I più comuni avverbi di tempo e avverbi di frequenza che si usano tipicamente con il present simple tutti insieme appassionatamente in un’unica mappa concettuale con una serie di esempi pratici. Un promemoria prezioso per chi sta studiando l’inglese a livello elementary.

Clicca QUI per vedere la mappa e, eventualmente, per scaricarla.


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Mind Maps now at Ingliando

Mappe concettuali

Le difficoltà nell’apprendimento di una materia così vasta e così aliena come quella di una lingua straniera sono notevoli e ogni mezzo che possa servire per facilitare il compito è sempre benvenuto, credo. Per questo Ingliando ha deciso di cimentarsi nella preparazione di una serie di mappe concettuali, consapevole che sebbene non tutti le trovano utili, qualcuno sicuramente gradirà. La proposta è ancora in forma sperimentale e il vostro feedback e i vostri suggerimenti saranno sempre graditi.

La pagina “Mind Maps” si trova nel menu Resources oppure cliccando QUI


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